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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

VENERDÌ DELLA VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Prima Lettura Per un amico fedele non c’è prezzo. Sir 6,5-17 Dal libro del Siràcide Sir 6,5-17 Una bocca amabile moltiplica gli amici, una lingua affabile le buone relazioni. Siano molti quelli che vivono in pace con te, ma tuo consigliere uno su mille. Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova e non fidarti subito di lui. C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo,  ma non resiste nel giorno della tua sventura.  C’è anche l’amico che si cambia in nemico e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore. C’è l’amico compagno di tavola, ma non resiste nel giorno della tua sventura. Nella tua fortuna sarà un altro te stesso e parlerà liberamente con i tuoi servi. Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te e si nasconderà dalla tua presenza. Tieniti lontano dai tuoi nemici e guàrdati anche dai tuoi amici. Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele non c’è prezzo, non c’è misura per il suo valore. Un amico fedele è medicina che dà vita: lo tr...

Beato Daniele Alessio Brottier

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Nato a La Ferté Saint-Cyr nella diocesi di Blois, sul fiume Loira tra Orléans e Tours, Daniele mostrò già in giovane età il desiderio di diventare sacerdote, venendo incoraggiato anche dai genitori e da un prete che ne favorì l'ingresso nel seminario diocesano. Ordinato sacerdote il 22 settembre 1899, insegnò per i successivi tre anni nel Collegio ecclesiastico di Pontlevoy. Aspirando tuttavia a più vasti orizzonti, Daniele entrò nella congregazione missionaria dello Spirito Santo e, inviato in Senegal (Africa occidentale), vi lavorò per otto anni compromettendo la propria salute. Con grande rammarico fu perciò costretto a fare ritorno in Francia, ma questo non gli impedì di continuare l'opera missionaria raccogliendo fondi per la costruzione della nuova cattedrale di Dakar, capitale del Senegal. Allo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914, benché in Francia i preti dovessero prestare servizio nell'esercito, Daniele fu esonerato a causa della salute cagionevole: fu pe...

GIOVEDÌ DELLA VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Prima Lettura Non aspettare a convertirti al Signore. Sir 5,1-10 (NV) [gr. 5,1-8] Dal libro del Siràcide Sir 5,1-10 (NV) [gr. 5,1-8] Non confidare nelle tue ricchezze e non dire: «Basto a me stesso». Non seguire il tuo istinto e la tua forza, assecondando le passioni del tuo cuore. Non dire: «Chi mi dominerà?», oppure: «Chi riuscirà a sottomettermi per quello che ho fatto?»,  perché il Signore senza dubbio farà giustizia. Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?», perché il Signore è paziente. Non essere troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. Non dire: «La sua compassione è grande; mi perdonerà i molti peccati», perché presso di lui c’è misericordia e ira, e il suo sdegno si riverserà sui peccatori. Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno, perché improvvisa scoppierà l’ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato. Non confidare in ricchezze ingiuste: non ti gioveranno nel giorno della sventura.  ...

San Gabriele dell'Addolorata

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Si chiamava Francesco Possenti ed era nato ad Assisi nel 1838; all'età di 4 anni rimase orfano di madre, ma crebbe ugualmente da innamorato della vita e coltivando la fede cristiana. Il padre era un funzionario dello Stato Pontificio e progettava una vita agiata per il futuro del figlio, ma lui a 18 anni, nel 1856, scelse di diventare religioso tra i Passionisti, entrando nel noviziato di Morrovalle (Macerata). Nel 1855 era rimasto segnato dalla morte della sorella ma il lutto lo aveva spinto a cercare la gioia nella devozione per la Madre di Dio, che coltivava da sempre. Iniziò il suo cammino verso la consacrazione a Loreto e poi continuò, dal 1859, a Isola del Gran Sasso. Tre anni, dopo, però, morì a causa della tubercolosi ed è lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, copatrono dell'Azione cattolica e patrono dell'Abruzzo. Etimologia: Gabriele (come Gabrio e Gabriella) = uomo di Dio, dall'assiro...

PREGHIERA A SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA

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O Signore, che hai insegnato a San Gabriele dell'Addolorata a meditare assiduamente i dolori della tua dolcissima Madre, e per mezzo di lei lo hai elevato alle vette più alte della santità, concedi a noi, per la sua intercessione e il suo esempio, di vivere tanto uniti alla tua Madre addolorata da goderne sempre la materna protezione. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

MERCOLEDÌ DELLA VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

PRIMA LETTURA Sir 4,12-22 Il Signore ama coloro che amano la sapienza. Dal libro del Siracide La sapienza esalta i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano. Chi ama la sapienza ama la vita, chi la cerca di buon mattino sarà ricolmo di gioia. Chi la possiede erediterà la gloria; dovunque vada, il Signore lo benedirà. Chi la venera rende culto a Dio, che è il Santo, e il Signore ama coloro che la amano. Chi l’ascolta giudicherà le nazioni, chi le presta attenzione vivrà tranquillo. Chi confida in lei l’avrà in eredità, i suoi discendenti ne conserveranno il possesso. Dapprima lo condurrà per vie tortuose, e lo scruterà attentamente, gli incuterà timore e paura, lo tormenterà con la sua disciplina, finché possa fidarsi di lui e lo abbia provato con i suoi decreti; ma poi lo ricondurrà su una via diritta e lo allieterà, gli manifesterà i propri segreti, e lo arricchirà di scienza e di retta conoscenza. Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare e lo consegnerà alla sua rovin...

Santa Paola di S. Giuseppe di Calasanzio

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 L'emergenza educativa non è all'ordine del giorno solo nel nostro tempo. Era avvertita con forza già nel 1550, quando san Giuseppe Calasanzio fondò a Roma i Chierici delle Scuole Pie, detti Scolopi, per l'educazione di bambini poveri. Venne sentita come bisogno impellente nella Spagna dell'Ottocento quando Paula Montal Fornés, constatando per esperienza diretta che le bambine, le giovani e le donne avevano scarse possibilità di accedere all'educazione, fondò una congregazione che si ispirò alle scuole pie di san Giuseppe Calasanzio. Paola nacque nel 1799 nei pressi di Barcellona. Di umili origini, fin da bambina dovette aiutare la mamma vedova con cinque figli, di cui lei era la maggiore. La sua formazione si svolse all'ombra della parrocchia, ma la ragazza crebbe con il rammarico di un'educazione incompleta. Lentamente il desiderio personale si trasformò in vocazione al compito educativo. Verso i 40 anni, in compagnia di un'amica, Inés Busquets, si tra...

MARTEDÌ DELLA VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

PRIMA LETTURA Preparati alla tentazione. Dal libro del Siràcide Sir 2,1-13 (NV) [gr. 2,1-11] Figlio, se ti presenti per servire il Signore, resta saldo nella giustizia e nel timore, prepàrati alla tentazione. Abbi un cuore retto e sii costante, tendi l’orecchio e accogli parole sagge, non ti smarrire nel tempo della prova. Stai unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. Accetta quanto ti capita e sii paziente nelle vicende dolorose, perché l’oro si prova con il fuoco e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. Affìdati a lui ed egli ti aiuterà, raddrizza le tue vie e spera in lui, persisti nel suo timore e invecchia in esso. Voi che temete il Signore, aspettate la sua misericordia e non deviate, per non cadere. Voi che temete il Signore, confidate in lui, e la vostra ricompensa non verrà meno. Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici, nella felicità eterna e nella misericordia. Voi che temete il Signore, amatelo, e i vostri cuori sa...

San Gerlando di Agrigento

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 Al vescovo Gerlando si deve la riorganizzazione della diocesi di Agrigento dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall'829 al 1086. Nominato primicerio della Schola cantorunt della chiesa di Mileto (Catanzaro) dal gran conte di Sicilia Ruggero I degli Mtavilla, dopo la riconquista di Agrigento dall'occupazione araba e il ristabilimento della gerarchia ecclesiastica nell'isola, Gerlando fu nominato, dallo stesso conte, vescovo della città nel 1088, consacrato poi a Roma da papa Urbano 11 (la bolla di conferma pontificia è del 1098). La sua opera di riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento, che dopo l'occupazione musulmana contava pochi cristiani, lo portò in sei anni a costruire l'episcopio e la cattedrale, dedicati alla Madonna e a san Giacomo. Fortificò il castello di Agrigento (nome assunto dalla città nel 1927, ma che allora si chiamava Girgenti dal nome Gergent datole dagli arabi). Partecipò poi al convegno di Mazara del 1098, in cui il cont...

PREGHIERA A SAN GERLANDO DI AGRIGENTO

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O San Gerlando, che hai riportato ad Agrigento la fede, riaprendo la via della verità, della grazia e della salvezza eterna, mentre ti onoriamo ti invochiamo e ti offriamo la nostra affettuosa devozione. Ti preghiamo di intercedere presso Gesù benedetto e Maria Santissima perché anche in noi si ravvivi la fede, la virtù e la grazia e possiamo partecipare alla gloria soprannaturale nella quale sei tu. Amen

LUNEDÌ DELLA VII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

PRIMA LETTURA Prima d'ogni cosa fu creata la sapienza. Dal libro del Siràcide Sir 1,1-10 (NV) [gr. 1,1-10ab] Ogni sapienza viene dal Signore e con lui rimane per sempre. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni dei secoli chi li potrà contare? L'altezza del cielo, la distesa della terra e le profondità dell'abisso chi le potrà esplorare? Chi ha scrutato la sapienza di Dio, che è prima di ogni cosa? Prima d'ogni cosa fu creata la sapienza e l'intelligenza prudente è da sempre. Fonte della sapienza è la parola di Dio nei cieli, le sue vie sono i comandamenti eterni. La radice della sapienza a chi fu rivelata? E le sue sottigliezze chi le conosce? Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato? La sua grande esperienza chi la comprende? Uno solo è il sapiente e incute timore, seduto sopra il suo trono. Il Signore stesso ha creato la sapienza, l'ha vista e l'ha misurata, l'ha effusa su tutte le sue opere, a ogni mortale l'ha donata con gen...

Beato Tommaso Maria Fusco

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Nasce il 1 dicembre 1831 a Pagani, in provincia di Salerno, penultimo di otto figli, da Antonio Fusco, farmacista, e dalla nobildonna Stella Giordano, che lo lasceranno nel giro di pochi anni: la mamma nel 1837 resta vittima di un epidemia di colera e il papà la segue nel 1841. Rimasto orfano a soli 10 anni, si occuperà della sua formazione lo zio paterno don Giuseppe, rafforzando in lui il  desidero espresso a soli 8 anni quando disse ai suoi compagni “sarò prete anch'io”. Entra in seminario a 16 anni, e a 24 è ordinato sacerdote, due anni dopo è ammesso nella Congregazione dei Missionari nocerini, e così gira in tutto il Cilento e l' Irpinia. Apre una scuola privata in casa sua e nel 1862 fonda la “Compagnia dell'Apostolato Cattolico del Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo” chiedendo, ai sacerdoti che vi aderiscono, di predicare e propagandare a devozione al Sangue di Gesù. Dieci anni dopo fonda una seconda opera di carità, questa volta femminile, la Congregazione delle F...

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

PRIMA LETTURA Il Signore ti aveva messo nelle mie mani e non ho voluto stendere la mano. Dal primo libro di Samuèle 1Sam 26,2.7-9.12-13.22-23 In quei giorni, Saul si mosse e scese nel deserto di Zif, conducendo con sé tremila uomini scelti d'Israele, per ricercare Davide nel deserto di Zif. Davide e Abisài scesero tra quella gente di notte ed ecco, Saul dormiva profondamente tra i carriaggi e la sua lancia era infissa a terra presso il suo capo, mentre Abner con la truppa dormiva all’intorno. Abisài disse a Davide: «Oggi Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia dunque che io l’inchiodi a terra con la lancia in un sol colpo e non aggiungerò il secondo». Ma Davide disse ad Abisài: «ANon ucciderlo! Chi mai ha messo la mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito?». Davide portò via la lancia e la brocca dell’acqua che era presso il capo di Saul e tutti e due se ne andarono; nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si svegliò: tutti dormivano, perché era venuto su ...

Santa Giuseppina Vannini

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 Giuseppina Vannini nacque a Roma il 7 luglio 1859 da Angelo ed Annunziata. La piccola fu battezzata il giorno dopo presso la chiesa di Sant’Andrea delle Fratte e le vennero dati i nomi Giuditta Adelaide Agata. Sfortunatamente ella rimase orfana, per questo a sette anni trovò ospitalità presso le Figlie della Carità. Il richiamo del Signore arrivò per Giuditta nel giorno della sua prima comunione. La ragazza decise dunque di entrare in convento, ma l’accesso le fu negato perché non godeva di ottima salute. Questo la rattristò molto, perché le sembrò di non essere riuscita a risponde alla chiamata di Dio, che aveva però dei piani diversi in serbo per lei. Fondamentale per il futuro di Giuditta fu l’incontro con padre Luigi Tezza, che ascoltò quanto la ragazza aveva da dire e le diede dei consigli sulla strada da seguire per donarsi al Signore. Fu proprio padre Tezza – attualmente un Beato – a dare l’idea a Giuditta di creare un istituto religioso che si prendesse cura degli infermi....

CATTEDRA DI SAN PIETRO APOSTOLO - FESTA

Prima Lettura Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero. 1Pt 5,1-4 Dalla prima lettera di san Pietro apostolo 1Pt 5,1-4 Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce. Parola di Dio. Salmo Responsoriale Sal 22 (23) R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l'anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. R. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vi...

Cattedra di San Pietro Apostolo

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 Il 22 febbraio per il calendario della Chiesa cattolica rappresenta il giorno della festa della Cattedra di San Pietro. Si tratta della ricorrenza in cui viene messa in modo particolare al centro la memoria della peculiare missione affidata da Gesù a Pietro. In realtà la storia ci ha tramandato l'esistenza di due cattedre dell'Apostolo: prima del suo viaggio e del suo martirio a Roma, la sede del magistero di Pietro fu infatti identificata in Antiochia. E la liturgia celebrava questi due momenti con due date diverse: il 18 gennaio (Roma) e il 22 febbraio (Antiochia). La riforma del calendario le ha unificate nell'unica festa di oggi. Essa - viene spiegato nel Messale Romano - "con il simbolo della cattedra pone in rilievo la missione di maestro e di pastore conferita da Cristo a Pietro, da lui costituito, nella sua persona e in quella dei successori, principio e fondamento visibile dell'unità della Chiesa". Martirologio Romano: Festa della Cattedra di san Pie...

PREGHIERA A CATTEDRA DI SAN PIETRO APOSTOLO

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Glorioso Apostolo Pietro, ci rivolgiamo a te, con la certezza di essere compresi ed esauditi. Tu che chiamato dal Signore, con generosità lo hai seguito e, divenuto suo discepolo, primo fra tutti, lo hai proclamato Figlio di Dio. Tu che hai sperimentato l’amicizia, sei stato testimone della sua angoscia e della sua gloria. Tu che, pur avendolo rinnegato, hai saputo scorgere nel suo sguardo l’amore perdonante. Chiedi per noi al tuo Maestro e Signore la grazia della sequela fedele. E, se con certi nostri atti, anche noi dovessimo rinnegare il Cristo, fa che, come te, ci lasciamo guardare da Lui e, pentiti, possiamo ricominciare il cammino della fedeltà e dell’amicizia che concluderemo, insieme con te, in cielo accanto a Cristo nostro Signore. Amen.

VENERDÌ DELLA VI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

PRIMA LETTURA Scendiamo e confondiamo la loro lingua. Dal libro della Gènesi Gen 11,1-9   Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole. Emigrando dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono. Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un’unica lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro». Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la cit...

San Pier Damiani

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 Nacque a Ravenna nel 1007. Ultimo di una famiglia numerosa, orfano di padre, ebbe come riferimento educativo il fratello maggiore Damiano. Di qui, probabilmente l'appellativo «Damiani». Dopo aver studiato a Ravenna, Faenza, Padova e insegnato all'università di Parma, entrò nel monastero camaldolese di Fonte Avellana. Nel 1057 il Papa lo chiamò a Roma per averlo accanto in un momento di crisi della Chiesa, dilaniata da discordie e scismi e alle prese con la piaga della simonìa. Nominato vescovo di Ostia e poi creato cardinale, aiutò i sei Papi che si succedettero al Soglio pontificio, a svolgere un'opera moralizzatrice. In quest'azione si avvalse particolarmente dell'abate benedettino di San Paolo Fuori le Mura, Ildebrando che nel 1073 fu eletto Papa con il nome di Gregorio VII. Pier Damiani, fu delegato pontificio in Germania, Francia e nell'Italia settentrionale. Morì a Faenza nel 1072. Nel 1828 Leone XII lo proclamò dottore della Chiesa.  Etimologia: Piero = ...

PREGHIERA A SAN PIER DAMIANI

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O Dio Spirito Santo, uguale al Padre e al Figlio nella sostanza e nell'eternità, tu che procedi in modo ineffabile dall'uno e dall'altro, degnati di scendere nel mio cuore e scaccia, tu meraviglioso portatore di luce, le tenebre della mia iniquità affinché, come il seno della Vergine col tuo afflato concepì il Verbo di Dio, così anch'io con l'ausilio della tua grazia possa portare sempre nella mia mente l'Autore della mia salvezza. Tu infatti, o Signore, sei la luce delle menti, la virtù dei cuori, la vita delle anime

GIOVEDÌ DELLA VI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Prima Lettura Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell'alleanza tra me e la terra. Gn 9,1-13 Dal libro della Gènesi Gn 9,1-13 Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra. Il timore e il terrore di voi sia in tutti gli animali della terra e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono dati in vostro potere. Ogni essere che striscia e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo, come già le verdi erbe. Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello. Chi sparge il sangue dell'uomo, dall'uomo il suo sangue sarà sparso, perché a immagine di Dio è stato fatto l'uomo. E voi, siate fecondi e moltiplicatevi, siate numerosi sulla terra e dominatela». Dio dis...

Santa Giacinta Marto

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 Nata l’11 marzo 1910 ad Aljustrel, frazione di Fatima in Portogallo, Giacinta Marto era l’undicesima e ultima figlia di Emanuele Pietro Marto e Olimpia de Jesus. Insieme al fratello Francesco e alla cugina Lucia, fu una dei veggenti delle apparizioni mariane di Fatima, tra il maggio e l’ottobre 1917. D’indole vivace, imparò ad accettare di buon grado le sofferenze, anche compiendo piccoli sacrifici per amore di Dio e della Madonna. Ammalatasi durante una violenta epidemia di influenza “spagnola” nel 1918, morì il 20 febbraio 1920 nell’ospedale «Dona Estefânia» di Lisbona, a nove anni e undici mesi. Suo fratello Francesco l’aveva preceduta il 4 aprile 1919. Entrambi sono stati beatificati da san Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000 e canonizzati da papa Francesco diciassette anni esatti dopo. I resti mortali di Giacinta Marto sono venerati nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima, nella cappella sul lato sinistro dell’altare maggiore. Martirologio Romano: In località A...

PREGHIERA A SANTA GIACINTA MARTO

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Nostra Signora di Fatima, Tu che hai scelto Giacinta, umile e povera pastorella, per annunciare al mondo i desideri del tuo Cuore Immacolato, aiutaci ad accogliere il tuo messaggio di conversione, perché liberati dal peccato possiamo vivere una vita nuova. Oh Santa Giacinta, te che fosti capace di una preghiera intensa, fa' che il momento della preghiera quotidiana diventi per noi il cuore di ogni nostra giornata. Amen

MERCOLEDÌ DELLA VI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

PRIMA LETTURA Ecco, la superficie del suolo era asciutta. Dal libro della Gènesi Gen 8,6-13.20-22 Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell'arca e fece uscire un corvo. Esso uscì andando e tornando, finché si prosciugarono le acque sulla terra. Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell'arca, perché c'era ancora l'acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell'arca. Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall'arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui. L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano ...

Beato Corrado Confalonieri

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 Nato a Piacenza nel 1290, era di nobili origini. Un giorno accusò un uomo innocente di un incendio appiccato da lui stesso durante una battuta di caccia. Di fronte alla condanna a morte per l'uomo accusato ingiustamente Corrado si mosse e pietà e ammise la sua responsabilità. Dopo aver pagato i danni causati si ritrovò in povertà. Assieme alla moglie vendette gli averi restanti e ne diede il ricavato ai poveri. Abbracciate la regola di Francesco e Chiara decisero di diventare religiosi. Corrado quindi divenuto terziario francescano si ritirò in eremitaggio. Dopo aver vagabondato in solitudine approdò all'isola di Malta. Da qui riprese il mare e giunse al porto di Palazzolo e da qui a Noto Antica. Giunto nella Val di Noto vi passò trent'anni, tra la preghiera, il servizio e il romitaggio. Gli si attribuiscono molti miracoli. Morì mentre era in preghiera, il 19 febbraio 1351. Gli e' comunemente attribuito il titolo di santo. Cosi' fa pure la Bibliotheca Sanctorum. Il...

PREGHIERA A BEATO CORRADO CONFALONIERI

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O gloriosissitno S. Corrado, per l'alto favore che godete presso Dio, otteneteci di essere veri vostri divoti, imitando le vostre virtù e mostrandovi a fatti quanto noi siamo riconoscenti alle grazie celesti da Voi 'impetrateci. Rinvigorite sull'esempio vostro la nostra fede vacillante, ridestate nei nostri cuori l'avita pietà, allontanate da noi i divini flagelli, ottenete alla vostra Patria di elezione la pace e a noi quei beni sprituali e temporali necessari perché possiamo in terra sopportare i dolori di questa vita mortale e godere in vostra compagnia in Cielo l'eterna felicità Coli sia.

MARTEDÌ DELLA VI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Prima Lettura Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato. Gn 6,5-8;7,1-5.10 Dal libro della Gènesi Gn 6,5-8; 7,1-5.10    Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: «Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti». Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore. Il Signore disse a Noè: «Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono puri un paio, il maschio e la sua femmina. Anche degli uccelli del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. Perché...

Beato Giovanni da Fiesole (detto Beato Angelico)

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 Beato Giovanni da Fiesole (detto Beato Angelico) Guido, figlio di Pietro, nacque a Vicchio nel Mugello in Toscana verso il 1400. Non abbiamo testimonianze sulla sua formazione artistica. Sappiamo, invece, che nel 1417 venne ammesso nella Compagnia di San Nicola, una delle numerose gilde di pittori a Firenze. Verso il 1420 Guido decise di entrare nel convento domenicano di Fiesole, appartenente al movimento dell'osservanza. Ricevette il nome di fra Giovanni e strinse rapporti di amicizia con fra Antonio Pierozzi, il futuro sant'Antonino. Tra il 1428 e il 1435 eseguì almeno cinque pale d'altare per la chiesa conventuale, tra le quali la celebre Annunciazione oggi conserva al Museo del Prado, che suscitò l'ammirazione di Michelangelo, e l'incoronazione della Vergine oggi al Louvre. Nel decennio successivo fra Giovanni lavora al convento di San Marco a Firenze. In ogni cella esegue un affresco che è un richiamo alla vita di Cristo, un invito alla sua imitazione. Verso ...

LUNEDÌ DELLA VI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI

)PRIMA LETTURA Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Dal libro della Genesi Gen 4,1-15.25 Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo grazie al Signore». Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo. Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai». Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il ...

Santi Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria

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Intorno al 1233, mentre Firenze era sconvolta da lotte fratricide, sette mercanti, membri di una compagnia laica di fedeli devoti della beata Vergine, legati tra loro dell'ideale evangelico della comunione fraterna e del servizio ai poveri, decisero di ritirarsi per far vita comune nella penitenza e nella contemplazione. Lasciate attività, case e beni ai poveri, verso il 1245 si ritirarono sul Monte Senario, nei pressi di Firenze, dove costruirono una piccola dimora e un oratorio dedicato a santa Maria. Molti si rivolgevano a loro per risolvere dubbi e angosce, tanto che essi decisero di dare inizio ad un Ordine dedicato alla Vergine, di cui si dissero Servi - l'Ordine dei Servi di Maria -, adottando la Regola di sant'Agostino. Il 1° dicembre 1717 Clemente XI confermò il culto di Alessio Falconieri, a seguire il 30 luglio 1725 Benedetto XIII fece lo stesso riguardo gli altri sei. Il 15 gennaio 1888 Leone XIII canonizzò tutti i sette primi Padri, sepolti, insieme, a Monte Se...

PREGHIERA AI SANTI SETTE FONDATORI

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Signore nostro Gesù Cristo che per ravvivare la memoria dei dolori della Vostra Madre Santissima, accresceste per mezzo dei Sette Padri Chiesa della nuova famiglia dell' Ordine dei suoi Servi, e questo rendeste insigne col seguito di tanti figli Santi e di altri fedelissimi Servi di Dio della B. V. Maria, concedetemi per intercessione del mio protettore.... la grazia che umilmente domando e specialmente quella di servire ora fedelmente Voi e vostra SS. Madre e di regnare poi con Voi nel santo paradiso. Cosi sia. Parer, Ave. Gloria.

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C

PRIMA LETTURA Ger 17,5-8 Maledetto chi confida nell'uomo; benedetto chi confida nel Signore. Dal libro del profeta Geremia Così dice il Signore: «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell'anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti».    Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Dal Sal 1 R. Beato l'uomo che confida nel Signore. Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia,...