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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Giovedì della XXI settimana del Tempo ordinario (Anno dispari)

Prima Lettura Il Signore vi faccia sovrabbondare nell'amore fra voi e verso tutti. 1Ts 3,7-13 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési 1Ts 3,7-13   Fratelli, in mezzo a tutte le nostre necessità e tribolazioni, ci sentiamo consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede. Ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore. Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che manca alla vostra fede? Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù guidare il nostro cammino verso di voi! Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell'amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. P

San Raimondo Nonnato

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 S. Raimondo, soprannominato Nonnato (non nato) perchè venuto alla luce mediante operazione medica dopo la morte della madre, nacque nella Catalogna l'anno 1204 da nobile famiglia. Suo padre, dopo avergli per qualche tempo permesso di attendere agli studi, all'improvviso lo mandò a lavorare i campi.  Raimondo approfittò di questa solitudine per impiegare maggior tempo nell'orazione e per meditare le verità della fede. Visitava spesso una chiesa nella quale si venerava un'immagine della SS. Vergine verso cui fin dall'infanzia professava tenerissima devozione, ed a cui si raccomandava affinché gli facesse conoscere lo stato di vita che doveva eleggere. Dopo aver molto pregato, si sentì ispirato ad entrare nell'ordine della Beata Vergine della Mercede, fondato da poco tempo da San Pietro Nolasco. A questo scopo si portò a Barcellona dal suddetto S. Pietro Nolasco, generale dell'ordine, e dalle sue mani ottenne l'abito religioso. In questo istituto fece tant

PREGHIERA A SAN RAIMONDO NONNATO

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O amabile San Raimondo, voi che sin dalla più tenera età donaste completamente a Dio, sacrificando ogni cosa per Lui, fate che anche noi indirizziamo tutti gli affetti del nostro cuore al Cielo disprezzando tutte le vanità del mondo. Voi che foste esemplare perfetto di ogni virtù, fate che noi possiamo imitarvi in esse, ma specialmente nella tenera vostra divozione verso il Santissimo Sacramento e la Vergine Santissima, nell'ardente vostra carità verso il prossimo e nell'angelica vostra purezza. Sì, o caro Santo, dal glorioso vostro trono rivolgete a noi benigno il vostro sguardo, e aiutateci sempre, sempre.... affinchè possiamo poi venire in vostra compagnia a godere, con una unione ineffabile, il Sommo Bene per tutta l'eternità.

Mercoledì della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Prima Lettura Lavorando notte e giorno, vi abbiamo annunciato il Vangelo. 1Ts 2,9-13 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési 1Ts 2,9-13   Voi ricordate, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.  Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile. Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.  Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti. Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 138 (139) R. Signore, tu mi scrut

Santi Felice e Adautto

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 In una sua poesia papa Damaso ricorda Felice e Adautto come martiri cui era prestato un culto nel luogo della loro sepoltura; il Martirologio Geronimiano (e poi altri testi) ne ricordano la memoria al 30 agosto. La prima Vita, che pare databile ad epoca precarolingia (secolo VII), ma è conosciuta in varie versioni, racconta che Felice era romano e presbitero, come un fratello. Arrestato in quanto seguace di Cristo, al tempo di Diocleziano, fu condotto nel tempio di Serapide perché sacrificasse al dio; Felice soffiò sulla statua facendola cadere e lo stesso accadde con le statue di Mercurio e di Diana. La potenza manifestata gli procurò la tortura e la condanna capitale.  L'ultimo episodio è sulla via Ostiense, fuori città, dove si alzava un grande albero consacrato agli dei e, nei pressi, un tempio: invitato ancora una volta a sacrificare, Felice ordinò all'albero di cadere nel tempio, rovinandolo, come infatti avvenne. Felice fu allora decapitato e mentre lo portavano poco lo

MARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA – memoria

Prima Lettura Àlzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò. Ger 1,17-19 Dal libro del profeta Geremìa Ger 1,17-19   In quei giorni, mi fu rivolta questa parola del Signore: «Tu, stringi la veste ai fianchi, àlzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro. Ed ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti». Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 70 (71) R. La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza. In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso. Per la tua giustizia, liberami e difendimi, tendi a me il tuo orecchio e salvami. R.   Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile; hai deciso di darmi salvezza: davvero mia rupe e mia fortezza tu sei! Mio Dio,

Martirio di San Giovanni Battista

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 Nell'anno XV del regno di Tiberio Cesare, Giovanni Battista dal deserto venne alle rive del Giordano, nelle vicinanze di Gerico, per predicarvi il battesimo di penitenza, in preparazione alla venuta del Messia. Tutta Gerusalemme e i paesi circonvicini andavano in massa ad ascoltarlo e molti si convertivano alle sue parole, confessando i loro peccati e ricevendo il battesimo di penitenza.  Un giorno che Giovanni, come d'uso, battezzava ed istruiva i peccatori, anche Gesù di Nazareth venne alle rive del Giordano. Il Battista, alla vista di Gesù, interiormente illuminato, riconobbe in lui il Messia aspettato, onde non voleva battezzarlo, stimandosi indegno anche di sciogliergli i legacci dei calzari. Tuttavia Gesù insistette e Giovanni dovette accondiscendere. In quel tempo Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, conviveva con Erodiade, moglie di suo fratello. Giovanni, all'udire tale mostruosità, riprese il re di quella colpa, dicendogli francamente che non gli era lecito v

PREGHIERA A SAN GIOVANNI DECOLLATO

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O glorioso S. Giovanni Battista che santificato da Dio nel seno materno, conservaste intatto il giglio della verginità ed offriste al mondo l'esempio di profonda umiltà e della più rigida penitenza: voi che moriste martire decapitato perché con ardente di zelo per la gloria di Dio, con un coraggio non più veduto, rimproveraste non solo gli scribi e i farisei, ma ancora gli stessi monarchi i più temuti del mondo; ottenetemi, vi prego, d'imitarvi nelle vostre preziose virtù, per mai tralasciare per umani riguardi l'adempimento dei miei doveri, e di non temere altro al mondo fuorché il peccato che mi disgiunge da Dio, mio unico bene. Così sia.

SANT'AGOSTINO, vescovo e dottore della Chiesa – memoria

Prima Lettura Vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per attendere il suo Figlio che egli ha risuscitato. 1Ts 1,1-5.8b-10 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési 1Ts 1,1-5.8b-10   Paolo e Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicési che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: a voi, grazia e pace. Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo, davanti a Dio e Padre nostro.  Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse fra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione: ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene.  La vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatt

Sant’Agostino

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(LA) « Fecisti nos ad te et inquietum est cor nostrum, donec requiescat in te. »  (IT) « Ci hai creati per Te, [Signore,] e inquieto è il nostro cuore fintantoché non trovi riposo in Te. » Agostino nacque a Tagaste in Africa da famiglia benestante. Il padre, Patrizio, era pagano, ma sua madre Monica era un'ardente cristiana. Verso la fine dell'anno 370 si portò a Cartagine per studiare rettorica. Trovava nello studio un'attrattiva sì grande, che era costretto a farsi violenza per lasciarlo; ma le cognizioni che acquistava non gli servivano che a nutrire l'orgoglio. I manichei, conosciuta la sua bramosia per gli studi, solleticarono la sua vanità e l'indussero ad abbracciare la loro dottrina. Nauseato però dalle loro ciance, li abbandonò e si recò a Roma. Da Roma andò a Milano, per insegnare eloquenza. Monica, addolorata della partenza del figlio, lo raggiunse. Una sera il giovane si sentiva afflitto nello spirito e provava un grande bisogno di spargere lacrime. Si r

PREGHIERA A SANT'AGOSTINO

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O grande luminare della Chiesa, glorioso Sant'Agostino, per quella fervorosa riconoscenza onde, appena convertito, vi deste a studiare la divina legge ed a eccitare l'amore cogli ammirabili « Trattati dell'anima », per quell'ardentissimo zelo Vi applicaste a confutare e a convertire ogni sorta d'eretici, ponendoci sotto la Vostra santa protezione otteneteci grazia per una completa costanza delle pratiche della fede e di essere sempre degni e riconoscenti a tutti i lavori del Cielo, procurando con ogni forza la conversione dei cattivi ed il miglioramento dei buoni, riparando a quel vivere poco conforme ai precetti della Santa Madre Chiesa, per la salute delle anime e delle nostre, nel nome e gloria di nostro Signore Gesù Cristo. Così sia.

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A

Prima Lettura Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide. Is 22,19-23 Dal libro del profeta Isaìa Is 22,19-23 Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo: «Ti toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto. In quel giorno avverrà che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa; lo rivestirò con la tua tunica, lo cingerò della tua cintura e metterò il tuo potere nelle sue mani. Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per il casato di Giuda. Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire. Lo conficcherò come un piolo in luogo solido e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre». Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 137 (138) R. Signore, il tuo amore è per sempre. Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dèi, ma a te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo. R. Rendo grazie al tuo nome per il tuo am

Santa Monica

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 S. Monica, sempre grandemente venerata dalla Chiesa e posta a modello delle madri cristiane, nacque a Tagaste, in Africa nel 331, da famiglia cristiana, nella quale fin dall'infanzia imparò a conoscere e ad amare Iddio. Ebbe anch'essa, come tutti i fanciulli, certi difetti propri dell'età giovanile, come la golosità, che si manifestava in lei con una spiccata tendenza verso il vino, ma ammonita in tempo dai parenti e aiutata dalla grazia ben presto si corresse.  Fatta giovanetta, i suoi genitori la sposarono ad un legionario romano di nome Patrizio, galantuomo, ma pagano di religione. Non si smarrì la Santa, anzi, suo primo pensiero, unendosi al compagno della sua vita, fu di guadagnarlo a Gesù Cristo mediante una vita sottomessa, fatta di rispetto e di amore. Per questo ella mantenne sempre una condotta irreprensibile, soffrendo pazientemente senza permettersi mai alcun rimprovero. Tanti sacrifici nascosti agli occhi degli uomini, ma manifesti a Dio, Padre di tutti gli uo

PREGHIERA A SANTA MONICA

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Voi benedetta, o avventurosa Santa Monica! ottenuto lo scopo al quale unicamente sospiravate, cioè la conversione del vostro Agostino, voi più non anelaste che al Paradiso; e ben presto esaudita, per divina disposizione non poteste compiere il vostro ritorno in patria, onde qui in Italia lasciaste le vostre spoglie mortali che a noi restano, glorioso e caro presidio, nella eterna città, in quel tempio stesso che è dedicato al glorioso vostro figlio. Accogliete, o gran Santa, sotto il vostro potente patrocinio tutte noi che, portando il nome di spose e di madri e con esso il grave pondo dei doveri che ci incombono, abbiamo tanto bisogno di camminare sulle orme vostre luminose, facendoci imitatrici fedeli delle vostre sante virtù; siateci sempre propizia in ogni nostra necessità, assisteteci nella santa impresa di salvare i nostri figli affinchè ci sia concesso di venire insieme con essi a godere vicino a voi la gloria del Signore Nostro Gesù Cristo. Così sia.

Sabato della XX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Prima Lettura Il Signore non ti ha fatto mancare uno che esercitasse il diritto di riscatto. Egli fu il padre di Iesse, padre di Davide. Rt 2,1-3.8-11; 4,13-17 Dal libro di Rut Rt 2,1-3.8-11; 4,13-17 Noemi aveva un parente da parte del marito, un uomo altolocato della famiglia di Elimèlec, che si chiamava Booz. Rut, la moabita, disse a Noemi: «Lasciami andare in campagna a spigolare dietro qualcuno nelle cui grazie riuscirò a entrare». Le rispose: «Va' pure, figlia mia». Rut andò e si mise a spigolare nella campagna dietro ai mietitori. Per caso si trovò nella parte di campagna appartenente a Booz, che era della famiglia di Elimèlec. Booz disse a Rut: «Ascolta, figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo. Non allontanarti di qui e sta' insieme alle mie serve. Tieni d'occhio il campo dove mietono e cammina dietro a loro. Ho lasciato detto ai servi di non molestarti. Quando avrai sete, va' a bere dagli orci ciò che i servi hanno attinto». Allora Rut si prostrò co

SANT’ALESSANDRO

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Ai primi giorni d'autunno, l'esercito di Massimiano Cesare si trovava nelle valli svizzere, non lontano dalla conca del lago Lemano. Più che una guerra guerreggiata, lo aspettava una insidiosa guerriglia contro i fieri montanari del paese, sempre ribelli e costantemente inquieti. Le Alpi, tutt'intorno, erano già incappucciate di neve. Faceva freddo. I soldati della legione risognavano la calda sabbia della loro terra natale. Era infatti una legione di soldati egiziani, detta Legione Tebana perché reclutata nella Tebaide, attorno alla città di Tebe. Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l'alt ai suoi legionari. Fece disporre il campo, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei. I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l'ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno cedette. Giunse allora un reparto di

PREGHIERA A SANT'ALESSANDRO DI BERGAMO

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O Dio onnipotente che nei tuoi santi fai splendere i prodigi della grazia e doni a noi mirabili esempi di virtù concedi che mentre celebriamo la festa di S. Alessandro martire patrono di Bergamo per la sua intercessione ed il suo patrocinio fedeli alle tradizioni religiose e civili dei nostri padri ne imitiamo gli esempi di fede invitta di zelo operoso e di ardente carità. Per Cristo Nostro Signore. Amen

Venerdì della XX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Prima Lettura Venne Noemi, con Rut la moabita, e arrivò a Betlemme. Rt 1,1.3-6.14-16.22 Dal libro di Rut Rt 1,1.3-6.14b-16.22 Al tempo dei giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo, [chiamato Elimèlec], con la moglie Noemi e i suoi due figli emigrò da Betlemme di Giuda nei campi di Moab. Poi Elimèlec, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i suoi due figli. Questi sposarono donne moabite: una si chiamava Orpa e l'altra Rut. Abitarono in quel luogo per dieci anni. Poi morirono anche Maclon e Chilion, [figli di Noemi,] e la donna rimase senza i suoi due figli e senza il marito. Allora intraprese il cammino di ritorno dai campi di Moab con le sue nuore, perché nei campi di Moab aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo, dandogli pane. Orpa si accomiatò con un bacio da sua suocera, Rut invece non si staccò da lei. Noemi le disse: «Ecco, tua cognata è tornata dalla sua gente e dal suo dio; torna indietro anche tu, come tua cognata». Ma Rut replicò: «Non insi

San Ludovico (Luigi IX)

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S. Luigi IX re di Francia, nacque nell'anno 1214 in Poissy, ove ricevette anche il santo battesimo. Ebbe per genitori Luigi VIII e la regina Bianca di Castiglia, donna di grande pietà e virtù. La mamma procurò di inspirargli fin dalla prima infanzia un singolare amore alla virtù e un grande orrore al peccato, ripetendogli spesso quelle celebri parole: « Figliuol mio, vorrei piuttosto vederti morto, anziché macchiato di un sol peccato mortale ». Questa frase fece sì grande impressione sul cuore di Luigi che se ne ricordò per tutta la sua vita. Quando fu maggiorenne, venne consacrato e coronato re di Francia, e Luigi riguardò poi sempre la sua consacrazione non come una semplice cerimonia, ma come un impegno ed un obbligo che egli assumeva davanti a Dio ed agli uomini di far regnare Gesù Cristo in tutti i suoi stati. Nel 1230 quasi tutta la feudalità del Regno si radunò al cospetto del giovane sovrano, in segno di omaggio e di subordinazione. Nel 1234 Luigi sposò Margherita di Proven

PREGHIERA A SAN LUDOVICO (LUIGI IX)

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O Dio, che ha chiamato il tuo servo Luigi re di Francia ad un trono terreno che potrebbe aggiungersi al tuo regno dei cieli, e deste lui lo zelo per la vostra Chiesa e l'amore per il tuo popolo: concedici in questo giorno di commemorazione la grazia di azioni buone, e raggiungere la gloria dei tuoi santi; per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore, che vive e regna con te e lo Spirito Santo, un solo Dio, per i secoli dei secoli. Amen.

SAN BARTOLOMEO, APOSTOLO – Festa

Prima Lettura Sopra i basamenti sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello. Ap 21,9b-14 Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo Ap 21,9b-14   Uno dei sette angeli mi parlò e disse: «Vieni, ti mostrerò la promessa sposa, la sposa dell’Agnello». L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell’Agnello. Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 144 (145) R. I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo r

San Bartolomeo Apostolo

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 L'apostolo S. Bartolomeo era galileo e probabilmente pescatore come la maggior parte degli Apostoli. Scelto da Gesù, Natanaele, il suo nome originario, ebbe anch'egli la felice sorte di nutrire l'anima sua delle parole di vita che uscivano dal labbro benedetto del Divin Maestro per tutto il tempo della sua predicazione, e di essere testimonio dei suoi miracoli.  Insieme con gli altri Apostoli, predicò il Vangelo nella Giudea, operando miracoli e cacciando i demoni dagli ossessi. Nel giorno di Pentecoste ricevette egli pure la pienezza dello Spirito Santo, dopo di che annunziò intrepidamente il S. Vangelo agli Ebrei e soffrì come gli altri Apostoli obbrobri e battiture per amore di Gesù Cristo. Rigettato dai Giudei, S. Bartolomeo si portò prima nella Libia, poi nell'Arabia, nelle Indie Orientali e nell'Armenia Maggiore. La sua parola, congiunta ad una vita mortificata e allo spirito di preghiera, operò un bene immenso. Celebre è specialmente la conversione del re Po

PREGHIERA A SAN BARTOLOMEO

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Per quello spirito singolarissimo d'orazione onde voi, o grande apostolo s. Bartolomeo, non lasciaste mai passar giorno senza prostrarvi più volte infine a terra in ossequio alla divina Maestà, malgrado i frequenti vostri viaggi e le continue vostre fatiche nell' annunziar la parola della salute alla Licaonia, all'Albania, alle Indie Orientali, e specialmente all'Armenia, impetrate a noi tutti la grazia di mettere talmente ogni nostra delizia nelle fatiche della pietà, da preferirle mai sempre a tutti gli interessi di questo mondo.

Mercoledì della XX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Prima Lettura Avete detto: Un re regni sopra di noi. Invece il Signore, vostro Dio, è vostro re. Gdc 9,6-15 Dal libro dei Giudici Gdc 9,6-15 In quei giorni, tutti i signori di Sichem e tutta Bet Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlec, presso la Quercia della Stele, che si trova a Sichem. Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizìm e, alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi! Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi. Dissero all'ulivo: "Regna su di noi". Rispose loro l'ulivo: "Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi e uomini, e andrò a librarmi sugli alberi?". Dissero gli alberi al fico: "Vieni tu, regna su di noi". Rispose loro il fico: "Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, e andrò a librarmi sugli alberi?". Dissero gli alberi alla vite: "Vieni tu, regna su di noi". Rispose loro la vite: "R

Santa Rosa da Lima

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 Fu il primo fiore dell'America meridionale. Nacque da ricchi genitori verso la fine del secolo XVI. Fu veramente una « rosa » che crebbe fra le spine; che la vita di lei è tutta un profumo di celestiali virtù tra eroiche penitenze. Fin da fanciulla si distinse per la pietà e per la docilità ai propri genitori. All'età di cinque anni fece il voto di perpetua verginità, eleggendosi per sposo Gesù Cristo. Appena seppe leggere, per prima cosa lesse la vita di S. Caterina da Siena, che scelse a protettrice e di cui cercò di imitare le virtù.  Cresciuta negli anni, cominciò a fare vita più ritirata. I genitori volevano che si sposasse, ma essa, benchè dolente per dover contraddire i genitori, stette ferma nel suo proposito. Più tardi, meditando le parole del Vangelo: « Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che hai, dallo ai poveri e vieni e seguimi », si ritirò in un monastero di Domenicane. In questo nuovo stato di vita, si accrebbe in lei il fervore della carità verso il

PREGHIERA A SANTA ROSA DA LIMA

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Ammirabile santa Rosa, eletta da Dio ad illustrare colla santità la più eccelsa la nuova cristianità dell'America o specialmente la capitale dell'immenso Perù, voi che, appena letta la vita di s. Caterina da Siena, vi prefiggeste di camminare sulle sue orme, o nell'età tenerissima di cinque anni vi obbligaste con voto irrevocabile alla perpetua verginità, e radendovi spontaneamente tutti i capelli, rifiutaste col linguaggio il più eloquente i più vantaggiosi partiti che vi vennero offerti appena giunta alla giovinezza, impetrate a noi tutti la grazia di tenere una tale condotta d'edificar sempre i nostri prossimi, specialmente con una gioiosa custodia della virtù della purità, che è la più cara al Signore e la più vantaggiosa per noi.

BEATA VERGINE MARIA REGINA – memoria

Prima Lettura Ci è stato dato un figlio. Is 9,1-6 Dal libro del profeta Isaìa Is 9,1-6 Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian. Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre. Quest

Maria Regina

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 L'undici ottobre 1954, S. S. Pio XII istituì la festa della Regalità di Maria, da celebrarsi ogni anno in tutto il mondo il giorno 31 maggio; fu poi trasferita al 22 agosto, giorno ottavo dell'Assunzione, per sottolineare il legame della regalità di Maria con la sua glorificazione corporea.  Con tale festa il Papa ha voluto sigillare, con la sua autorità, la voce dei monumenti antichi e delle preghiere liturgiche e il senso del popolo cristiano, che attribuirono perennemente alla Vergine la dignità regale. Non si tratta quindi di una nuova verità proposta al popolo cristiano, perché il fondamento e le ragioni della dignità regale di Maria, abbondantemente espresse in ogni età, si trovano nei documenti antichi della Chiesa e nei libri della sacra liturgia. Infatti fin dai primi secoli della Chiesa Cattolica il popolo cristiano ha elevato preghiere e inni di lode e di devozione alla Regina del Cielo, sia nelle circostanze liete, sia, e molto più, nei periodi di gravi angustie e