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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

31 Dicembre – Settimo giorno fra l'ottava di Natale

Prima Lettura Avete ricevuto l'unzione dal Santo e tutti avete la conoscenza. 1Gv 2,18-21 Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 2,18-21   Figlioli, è giunta l'ultima ora. Come avete sentito dire che l'anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l'ultima ora. Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri. Ora voi avete ricevuto l'unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità. Parola di Dio. COMMENTO PRIMA LETTURA  Avete ricevuto l'unzione dal Santo e tutti avete la conoscenza. Anche nelle comunità cristiane dei primi tempi vi erano delle persone che non vivevano secondo il vangelo; erano cristiani per il battesimo e per il nome di cui si vantavano, ma non per la vita.

Inno Te Deum

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Noi ti lodiamo, Dio *  Ti proclamiamo Signore.  O eterno Padre, *  tutta la terra Ti adora.  A Te cantano gli angeli *  e tutte le potenze dei cieli:  con i Cherubini e con i Serafini non cessano di dire: I cieli e la terra *  sono pieni della tua gloria.  Ti acclama il glorioso coro degli Apostoli *  e la candida schiera dei martiri;  le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *  la Santa Chiesa, ovunque proclama la tua gloria: Padre di infinita maestà; O Cristo, Re della gloria, *  eterno Figlio del Padre,  Tu nascesti dalla Vergine Madre  per la salvezza dell'uomo.  Vincitore della morte, *  hai aperto ai credenti il regno dei Cieli.  Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *  Crediamo che (Il seguente versetto si canta in ginocchio) Soccorri i tuoi figli, Signore, *  che hai redento col tuo sangue prezioso.  Accoglici nella tua gloria *  nell'assemblea dei Santi.  Salva il tuo popolo, Signore, *  guida e proteggi i tuoi figli.  Ogni giorno Ti benediciamo,

San Silvestro

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San Silvestro nacque a Roma da Rufino e Giusta. Morto il padre, Giusta si prese una cura speciale della sua educazione, ponendolo sotto la guida di Canzio, prete romano, affinchè lo formasse lla pietà e alle scienze. Finiti gli studi, fu dal Papa San Marcellino ordinato sarcerdote e fu salda colonna nella Chiesa e faro luminoso per quei tempi di superstizioni e di pratiche ancora pagane. Nel giro di pochi anni morirono i Papi S. Marcellino, S. Marcello, S. Eusebio e S. Melchiade, a cui Silvestro succedette. La Sede Romana aveva bisogno di un Papa di salda tempra e di grandi vedute per usufruire di quella pace che Costantino il Grande aveva dato alla Chiesa. Sotto il suo pontificato furono combattute le due grandi eresie dei Donatisti col concilio di Arles e degli Ariani col concilio di Nicea. Silvestro avrebbe ardentemente desiderato recarvisi personalmente, ma data la vecchiaia e le infermità dovette mandarvi i suoi legati. Provvide ai bisogni di tutto l'orbe cattolico, ma Roma er

PREGHIERA A SAN SILVESTRO I

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O Dio onnipotente, Signore del tempo e dell'eternità, io ti ringrazio perché lungo tutto il corso di quest'anno mi hai accompagnato con la tua grazia e mi hai ricolmato dei tuoi doni e del tuo amore. Voglio esprimerti la mia adorazione, la mia lode e il mio ringraziamento. Ti chiedo umilmente perdono, o Signore, dei peccati commessi, di tante debolezze e di tante miserie. Accogli il mio desiderio di amarti di più e di compiere fedelmente la tua volontà per tutto il tempo di vita che ancora mi concederai. Ti offro tutte le mie sofferenze e le buone opere che, con la tua grazia, ho compiuto. Fa che siano utili, o Signore, per la salvezza mia e di tutti i miei cari. Amen.

SANTA FAMIGLIA DI GESÙ MARIA E GIUSEPPE – ANNO A – Festa

Prima Lettura Chi teme il Signore onora i genitori. Sir 3,3-7.14-17a (NV) [gr. 3,2-6.12-14] Dal libro del Siràcide Sir 3,3-7.14-17a (NV) [gr. 3.2-6.12-14)   Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli e ha stabilito il diritto della madre sulla prole. Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita. Chi onora sua madre è come chi accumula tesori. Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. Chi glorifica il padre vivrà a lungo, chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre. Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Sii indulgente, anche se perde il senno, e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore. L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata, otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa. Parola di Dio. COMMENTO PRIMA LETTURA  Chi teme il Signore onora i genitori. Gesù Ben Sira (donde il termine «Siracide» dato

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

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La festa della Sacra Famiglia fu introdotta nella liturgia cattolica solo localmente nel XVII secolo. Nel 1895 la data fissata per tale festa fu la terza domenica dopo l'Epifania, fu soltanto nel 1921 che grazie a papa Benedetto XV la celebrazione fu estesa a tutta la Chiesa. Giovanni XXIII modificò ulteriormente la data spostandola alla prima domenica dopo l'epifania. La riforma liturgica del Concilio Vaticano II infine la festa la Sacra Famiglia la prima domenica dopo Natale e quando il Natale cade di domenica, viene spostata al 30 dicembre. Il suo significato è molto importante in quanto dopo aver visto la Sacra Famiglia dare alla luce e accudire il neonato Gesù a Nazareth, in questa festività la si può ammirare e ricordare nella vita di tutti i giorni, mentre vede crescere il Cristo. L'eccezionalità di tale famiglia risiede soprattutto nel fatto che i gesti quotidiani che in qualsiasi focolare domestico erano e sono ancora oggi svolti, coincidono allo stesso tempo con i

PREGHIERA ALLA SANTA FAMIGLIA

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O Gesù Redentore, che passaste la vostra vita nella povera casa di Nazaret, santificando quella Famiglia che doveva essere l'esemplare di tutte le Famiglie Cristiane, accogliete benigno la nostra che ora a Voi si dedica e stabilite in essa il santo timor vostro affichè uniformandosi al divino modello della vostra Famiglia, possa conseguire l'eterna beatitudine. Maria, Madre di Gesù, e voi o S. Giuseppe custode Santissimo di Gesù, colla vostra intercessione rendete accetta a Gesù questa umile offerta, ed otteneteci le sue grazie e benedizioni. 

29 Dicembre – Quinto giorno fra l'Ottava di Natale

Prima Lettura Chi ama suo fratello, rimane nella luce. 1Gv 2,3-11 Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 2,3-11   Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità. Chi invece osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di rimanere in lui, deve anch'egli comportarsi come lui si è comportato. Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto da principio. Il comandamento antico è la Parola che avete udito. Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, e ciò è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e già appare la luce vera. Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratel

San Davide Re

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Pastore, Re, Santo, Profeta e Poeta: questi sono i titoli di David. E la sua condizione è quella di peccatore, ma di peccatore pentito, lavato dal pianto sincero e amarissimo.  Nessun'altra figura dell'Antico Testamento ha la tragica grandiosità, la drammatica potenza di questo personaggio, dalla cui radice terrosa e vitale doveva sorgere l'immacolato stelo della Vergine. Egli è un giovane pastore, quando viene recato presso il Re Saul, perché col suo canto lenisca la tetraggine del sovrano sospettoso e fughi i fantasmi della sua pazzia, derivata dallo smodato abuso del potere regale.  Sul campo di battaglia, dinanzi ai tracotanti Filistei, egli affronta il gigante Golia, armato di sola fionda. Golia ride di lui. Ma il giovane pastore e cantore, sicuro di sé, rivolge all'avversario le parole che non declinano: « Tu vieni a me con la spada, la lancia, lo scudo. Io invece vengo nel nome del Signore ». E nel nome dà Signore, scaglia il sasso che abbatte Golia, simbolo dell

PREGHIERA A SAN DAVIDE

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O Dio, che hai dato al tuo popolo San Davide Re , con il suo aiuto rendici forti e perseveranti nella fede, per collaborare assiduamente all'unità della Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

SANTI INNOCENTI, martiri – Festa

Prima Lettura Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato. 1Gv 1,5-2,2 Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 1,5-2,2   Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c'è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi. Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la v

Santi Innocenti

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 I Santi Innocenti sono quei bambini che furono trucidati in Betlemme e nei dintorni, quando il crudele Erode volle mettere a morte Gesù Cristo. Essi, non con la confessione della voce, ma con l'effusione del loro sangue divennero le prime vittime della fede, le primizie dei Martiri che la terra inviò al cielo dopo la nascita del Salvatore.  Ed ecco quello che racconta il Vangelo riguardo alla strage degli Innocenti.  Nato Gesù in Betlemme di Giuda al tempo del re Erode, ecco arrivare a Gerusalemme dei Magi dall'Oriente, e domandare: « Dov'è nato il re dei Giudei? Vedemmo la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo ». Udito questo, Erode, uomo sospettoso e crudele, rimase turbato e pensò subito di togliere dal mondo questo nuovo re.  Non avendo capito le Sacre Scritture, temeva che Gesù, sovrano del cielo e della terra, venuto al mondo per stabilire un regno spirituale nel cuore degli uomini, lo privasse di quel misero regno temporale ch'egli possedeva. Per att

PREGHIERA A SANTI INNOCENTI

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O santi Innocenti, primizie della Cattolica Chiesa, che continuamente lodate,e contemplate il Divino Immacolato Agnello, e sempre cantate nuovi cantici dinanzi al trono dell'Altissimo, ottenetemi vi prego una vita innocente, una contrizione perfetta,e un dolore immenso dei miei peccati,e una retta e pura intenzione in tutti i miei pensieri,parole ed opere, acciò mi conservi nella grazia di Dio,e sia poi vostro compagno in quella gloria immortale, che vi siete acquistata con lo spargimento del vostro sangue innocente. Così sia.

SAN GIOVANNI, apostolo ed evangelista – Festa

Prima Lettura Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi. 1Gv 1,1–4 Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 1Gv 1,1-4   Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. Parola di Dio. COMMENTO PRIMA LETTURA  Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi. In questo prologo alla prima lettera, parallelo al celebre prologo del quarto vangelo, Giovanni proclama il «farsi carne» del Verbo di Dio i

San Giovanni Apostolo

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 Figlio di Zebedeo e Maria Salome e fratello di Giacomo il Minore, esercitava la professione del pescatore nel lago di Tiberiade, quando Gesù lo chiamò all'apostolato.  Giovanni allora era nel fiore degli anni, purissimo, e per questa sua purità meritò singolari favori dal Signore; udita la voce di Dio, abbandonò le reti e assieme al fratello seguì Gesù. I due fratelli ricevettero il nome di figli del tuono per la loro impetuosità Giovanni, assieme a Pietro e Giacomo, fu testimonio della trasfigurazione e, nell'ultima cena potè reclinare il capo sul petto adorabile del Salvatore.  Fu poi vicino a Gesù non solo nel tempo della letizia, ma anche in quello del dolore: nell'orto del Getsemani, e unico degli Apostoli, sul Calvario.  Ricevuto lo Spirito Santo nella Pentecoste, infiammato di ardente amore, annunziò il Vangelo ai Giudei, in compagnia del Principe degli Apostoli. Fu messo in prigione, flagellato, ma tutto sopportò con allegrezza, contento di essere reputato degno di

PREGHIERA A SAN GIOVANNI

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Oh Glorioso San Giovanni che per quell'angelica purità, che formò sempre il vostro carattere, e vi meritò i privilegi più singolari, d'esser cioè il discepolo prediletto di Gesù Cristo, di riposare sul suo petto, di contemplare la sua gloria, di assistere da vicino ai prodigi più stupendi, e finalmente di essere dalla bocca stessa del Redentore dichiarato figlio e custode della divina sua Madre; otteneteci, vi preghiamo, o glorioso S. Giovanni, la grazia di custodir sempre gelosamente la castità conveniente al nostro stato, e d'evitare tutto quello che la potrebbe offendere menomamente, per meritarci le grazie più distinte, e specialmente la protezione della Beata Vergine Maria, che è la caparra più sicura della perseveranza nel bene e della beatitudine eterna.  Gloria. 

SANTO STEFANO, primo martire – Festa

Prima Lettura Ecco, contemplo i cieli aperti. At 6,8-10.12; 7,54-60 Dagli Atti degli Apostoli At 6,8-10.12; 7,54-60   In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo. Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell'Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al Sinedrio. Tutti quelli che sedevano nel Sinedrio, [udendo le sue parole,] erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono

Santo Stefano

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 Stefano fu il primo a dare la vita e il sangue per Gesù Cristo. Ebreo di nascita, e convertito alla fede dalla predicazione di S. Pietro, mostrò subito un meraviglioso zelo per la gloria di Dio e una grande sapienza nel confutare i Giudei, che increduli disprezzavano il Nazareno.  Fu eletto dagli Apostoli primo dei sette diaconi per provvedere ai bisogni dei primi fedeli, specialmente delle vedove e degli orfani di cui la Chiesa ebbe sempre cura particolare. E S. Stefano pieno di grazia e di fortezza, animato dallo Spirito Santo predicava con forza e confermava la predicazione coi miracoli. Per questo si attirò l'odio dei Giudei che non potevano soffrire tanto zelo, né resistere alla sua sapienza, operatrice di numerose conversioni. Essi vollero dapprima disputare con Stefano, ma vedendosi vinti dallo Spirito che parlava per bocca di lui, cercarono falsi testimoni per accusarlo di bestemmia contro Mosé e contro Dio. Il Signore però volle manifestare la innocenza del suo servo face

PREGHIERA A SANTO STEFANO

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O martire glorioso S. Stefano, per quell'ammirabile intrepidezza con la quale sosteneste il martirio, e per quella fede e ardore che vi incoraggiarono a implorare misericordia e perdono per i vostri lapidatori, ottenete a noi pure, o S. Stefano, di sostener sempre con santa rassegnazione, le contrarietà della vita e come voi essere pronti a difendere anche col sangue tutte le verità della Fede onde poter giungere un giorno alla Patria Celeste Così sia.

NATALE DEL SIGNORE (MESSA DEL GIORNO) SOLENNITÀ

Prima Lettura  Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio. Dal libro del profeta Isaìa Is 52,7-10 Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio». Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce, insieme esultano, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore a Sion. Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutte le nazioni; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE Dal Sal 97 (98) ℟. Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. ℟. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua

Natale del Signore

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 Oggi si apre il cielo, si squarciano le nubi e appare l'Emmanuele, Dio con noi. L'Eterno Padre l'aveva promesso, lo vaticinarono i profeti e per quattromila anni lo sospirarono i giusti. La venuta di Gesù avvenne come ci narra il Vangelo:  « Essendo uscito in quei giorni un editto di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l'impero, anche gli Ebrei dovettero andare nella loro città di origine per dare il loro nome. Giuseppe, essendo della regale stirpe di Davide, si recò con Maria in Betlemme, sua città nativa; essi erano poveri, non trovarono chi li accogliesse e furono costretti a riparare in una capanna. Quivi Maria diede alla luce e strinse al seno il divin Figlio, l'avvolse in poveri pannolini e l'adorò ». S. Giuseppe condivideva i sentimenti di Maria.  Il Figlio di Dio si era fatto uomo per salvare gli uomini e la sua nascita umile, povera, oscura fu illustrata da tali miracoli che bastarono a farlo conoscere da chiunque avesse il cuore retto.

PREGHIERA A GESÙ BAMBINO

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O divino Gesù, che avete voluto essere salvato dalla strage degli innocenti per le cure di Giuseppe e di Maria, compensando a quei teneri martiri la perdita della vita temporale col dono dell'eterna; Gesù dolce' amico dei fanciulli, gradite, benedite e santificate anche noi che ci consacriamo alla vostra Santa Infanzia, per divenire ad imitazione vostra e sotto il patrocinio di Maria e di Giuseppe, i salvatori dei poveri bambini infedeli. Così sia.

Feria propria del 24 Dicembre – Messa del mattino

Prima Lettura Il regno di Davide durerà in eterno. 2Sam 7,1-5.8b-12.14a.16 Dal secondo libro di Samuèle 2Sam 7,1-5.8b-12.14a.16   Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all'intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l'arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va', fa' quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te». Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va', e di' al mio servo Davide: "Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tr

San Delfino di Bordeaux

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 É il primo vescovo di Bordeaux attestato con sicurezza. Sotto il suo episcopato, che si situa negli ultimi venti anni del IV secolo, la cristianizzazione della diocesi sembrava aver superato una fase decisiva, se si dà credito alle testimonianze archeologiche.  Ma il testimone più eloquente del suo apostolato resta Paolino, il futuro vescovo di Noia, che egli battezzò poco prima del 489 e che lo considerò sempre il suo padre spirituale, al punto di intrattenere con lui una corrispondenza regolare parzialmente conservata (purtroppo le lettere di D. sono andate perdute). Delfino acquistò un prestigio largamente superiore ai confini aquitani per il suo ruolo nelle controversie religiose del tempo: partecipò infatti al concilio di Saragozza che nel 380 condannò le dottrine di Priscilliano e dei suoi discepoli.  Poiché l'eresia aveva trovato molti sostenitori a Bordeaux e nella regione, egli stesso presiedette nel 384 un concilio nella sua città che depose uno dei principali capi del m

PREGHIERA A SAN DELFINO DI BORDEAUX

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Dio onnipotente ed eterno, che hai chiamato a presiedere la tua Chiesa il santo vescovo San Delfino di Bordeaux, per sua intercessione concedi a noi, che lo veneriamo maestro e protettore, di sperimentare la dolcezza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. 

Feria propria del 23 Dicembre

Prima Lettura Prima del giorno del Signore manderò il profeta Elìa. Ml 3,1-4.23-24 Dal libro del profeta Malachìa Ml 3,1-4.23-24 Così dice il Signore: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l'argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un'offerta secondo giustizia. Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perch

San Giovanni da Kety

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 S. Giovanni Canzio nacque l'anno 1397 nel villaggio di Kety della diocesi di Cracovia, da piissimi genitori. Grazie alle loro cure trascorse nell'innocenza la sua giovinezza. Compiuti i primi studi, passò a quelli filosofici e teologici nell'Università di Cracovia, dove fu insignito dei gradi di dottore e di professore. Durante l'insegnamento, non solo illuminò la mente dei suoi discepoli con una dottrina pura, ma riempi i loro cuori della più sincera pietà. Ordinato sacerdote, all'ardore dello studio aggiunse una cura più sollecita per la sua perfezione. Dopo aver atteso ancora alcuni anni all'insegnamento, fu chiamato al ministero pastorale nella parrocchia di Olkusz. Questo ufficio, imponendogli nuovi obblighi, fece risplendere in lui nuove virtù. Vero pastore di anime, adempì con zelo edificante e con somma cura i doveri del sacro ministero. Severo con sé e indulgente verso gli altri, era il padre del suo gregge: tutti erano certi di trovare in lui un tener

PREGHIERA A SAN GIOVANNI DA KETY

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San Giovanni Canzio, aiutaci ad essere misericordiosi, perché sappiamo istruire con amore gli ignoranti; attraverso una sincera ricerca della verità, che ci rende liberi. Che attraverso la tua preghiera lo Spirito Santo scenda su di noi e ci santifichi; affinché noi possiamo essere pazienti e sinceri. Che lo Spirito Santo illumini i nostri pensieri e i nostri cuori, perché nella saggezza possiamo assistere il nostro prossimo.  Amen

Feria propria del 22 Dicembre

Prima Lettura Anna ringrazia per la nascita di Samuèle. 1Sam 1,24-28 Dal primo libro di Samuèle 1Sam 1,24-28   In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch'io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là davanti al Signore. Parola di Dio. COMMENTO PRIMA LETTURA  Anna ringrazia per la nascita di Samuèle. L’elencazione delle offerte che Anna presenta a Dio, il quale ha ascoltato la sua fervente preghiera di avere un figlio, è un segno della sua immensa riconoscenza. Ringraziare Dio per