Beata Cristina da Spoleto


 Poco si sa della sua vita, fino a quando nel 1450, appena diciottenne, decide di cambiare radicalmente vita,abbandonando la famiglia e i luoghi in cui aveva vissuto per prendere l'abito delle Agostiniane secolari. Da quel momento in poi vaga in cerca dell'oblio, si dedica totalmente alla preghiera, alle mortificazioni e alle opere di carità. Ma appena si accorge di essere oggetto di attenzione, lascia quel luogo in cerca di una nuova esperienza, alla ricerca dell'attenzione per Cristo e non per la sua persona. Desiderosa di visitare Assisi, Roma e la Terra Santa giunse a Spoleto in compagnia di un'altra terziaria, lì soggiorno per un periodo, dedicandosi alle cure degli ammalati nell'ospedale cittadino. Dopo aver vissuto intensamente la sua nuova vita, morì improvvisamente nel 1458 solo ventiseienne. Gli agiografi sono divisi sulle origini della Beata Cristina, alcuni la ritengono erede dei Visconti di Milano, altri dei Semenzi di ...


... Calvisano, vicino Brescia. Comunque sono tutti concordi della sua appartenenza ad una nobile famiglia, il che mette in risalto la sua eroica decisione di lasciare gli agi e il benessere della vita nobile, per le rigidità e le privazioni di una vita in monastero. E da qui si capisce anche il suo desiderio di passare inosservata, dopo aver vissuto al centro dell'attenzione dell' alta società lombarda.


Il suo corpo venne sepolto nella Chiesa di S. Niccolò a Spoleto; numerose grazie vengono attribuite alla sua intercessione e questo favorisce lo sviluppo del suo culto,non solo nell'Italia centrale, ma anche nel resto del paese.


Papa Gregorio XVI la proclamò Beata nel 1834. E' copatrona di Calvisano (BS), la sua presunta città di origine.

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