VOCAZIONE DI SAN GIOVANNI BOSCO
San Giovanni Bosco racconta nelle sue Memorie che all’età di nove anni fece un sogno straordinario. Si trovava vicino a casa, in un cortile molto vasto, dove alcuni ragazzi stavano giocando e bestemmiando.
«Al sentire le bestemmie mi slanciai in mezzo a loro. Cercai di farli tacere usando pugni e parole».
Proprio in quel momento gli apparve un uomo maestoso, vestito interamente di bianco, che, chiamandolo per nome, gli ingiunse di mettersi a capo di quei ragazzi:
«Dovrai farteli amici con bontà e carità», soggiunse, «non picchiandoli. Su, parla, spiega loro che il peccato è una cosa cattiva e che l’amicizia con il Signore è un bene prezioso».
Giovanni, meravigliato, gli domandò:
«Chi siete voi che mi chiedete cose impossibili?»
L’uomo misterioso gli rispose enigmaticamente che ciò che sembrava impossibile sarebbe diventato possibile con l’obbedienza e lo studio, sotto la guida di una maestra.
«Ma chi siete voi?» insistette il ragazzo.
«Io sono il figlio di colei che tua madre ti ha insegnato a salutare tre volte al giorno.»
Giovanni, perplesso, ribatté:
«La mamma mi dice sempre di non stare con chi non conosco senza il suo permesso. Perciò ditemi il vostro nome.»
«Il mio nome domandalo a mia madre.»
In quel momento apparve una donna maestosa, avvolta in un manto risplendente. Lo prese per mano e gli disse:
«Guarda.»
I ragazzi che giocavano erano scomparsi e al loro posto erano apparsi animali selvatici.
«Ecco il tuo campo,» proseguì la donna, «ecco dove devi lavorare. Cresci umile, forte e robusto, e ciò che ora vedrai accadere a questi animali, tu lo dovrai fare per i miei figli.»
All’improvviso, le bestie si trasformarono in agnelli mansueti, che saltellavano e belavano intorno a loro. Giovanni, sconcertato, scoppiò a piangere e confessò alla signora di non riuscire a comprendere.
Lei gli rispose, posandogli una mano sul capo:
«A suo tempo tutto comprenderai.»
Quel sogno segnò la vocazione e la missione di tutta la vita di Don Bosco.
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