Post

Beato Pietro Gambacorta

Immagine
 Pietro Gambacorta da Pisa è il fondatore della Congregazione degli Eremiti, o Fratelli Poveri, di S. Girolamo (noti anche con il nome di "girolamiti"). Al tempo della sua giovinezza Pisa era una repubblica e suo padre, che portava il suo stesso nome, ne era il podestà. All'età di venticinque anni Pietro, travestito da penitente, lasciò segretamente la casa paterna andando a vivere in solitudine sul monte Bello, sostenendosi con l'elemosina degli abitanti del villaggio vicino. Là trovò i mezzi per costruire un oratorio e celle per una dozzina di compagni (la tradizione popolare dice che fossero briganti da lui convertiti); scelse Girolamo (30 set.) come patrono della nuova congregazione e redasse una regola, che includeva alcune norme tratte dagli scritti di quel grande dottore. I suoi monaci osservavano quattro quaresime all'anno, digiunando tutti i lunedì, mercoledì, venerdì e ogni notte prolungavano la preghiera di due ore dopo l'Ufficio Mattutino. Nel 1393

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B

Prima Lettura Io innalzo l’albero basso. Dal libro del profeta Ezechièle Ez 17,22-24 Così dice il Signore Dio: «Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami lo coglierò e lo pianterò sopra un monte alto, imponente; lo pianterò sul monte alto d’Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà. Sapranno tutti gli alberi della foresta che io sono il Signore, che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso, faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco. Io, il Signore, ho parlato e lo farò». Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 91 (92) R. È bello rendere grazie al Signore. È bello rendere grazie al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte. R. Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nos

Santi Quirico e Giulitta

Immagine
 Quirico e Giulitta, furono martiri del IV secolo un piccolo bambino, di circa tre anni, e sua madre, una matrona di stirpe regale, di Iconio (Konya) in Licaonia, regione centrale dell'attuale Turchia. Allo scoppio violento della persecuzione di Diocleziano di diffondeva la caccia ai cristiani, voluta dal governatore Domiziano, Giulitta, rimasta vedova e pensando verosimilmente alla salvezza del suo bambino più che a sè stessa, lasciò la sua città e i suoi averi, per scendere insieme con due ancelle verso Seleucia, nell'Isauria. Anche qui, il governatore romano, Alessandro, mostrava di eseguire, con ferocia gli ordini di persecuzione degli editti imperiali. Giulitta ritenne quindi prudente proseguire per Tarso, nella Cilicia. Ma subito la condotta e gli atteggiamenti di Giulitta furono notati e presto e venne così denunciata come cristiana. Proprio in quegli stessi giorni il governatore dell'Isauria, Alessandro, aveva ricevuto l'incarico speciale di recarsi a Tarso, per

SABATO DELLA X SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Prima Lettura Elia gettò addosso a Elisèo il suo mantello e questi lo seguì. Dal primo libro dei Re 1 Re 19,19-21 In quei giorni, Elìa, [disceso dal monte di Dio, l’Oreb] trovò Elisèo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te». Allontanatosi da lui, Elisèo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio. Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 15 (16) R. Tu sei, Signore, mia parte di eredità.  Oppure: R. Sei tu, Signore, l'unico mio bene. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte d

San Vito Martire

Immagine
 L'onorevole menzione che di S. Vito, Modesto e Crescenzia si fa negli antichi martirologi, ci dà la più ferma sicurezza ch'essi hanno coraggiosamente confessato Cristo col sacrificio della loro vita. Ma i loro Atti sono talmente interpolati, che torna difficile ritrovarne il bandolo, perciò intorno ai particolari della loro vita regna molta incertezza. La tradizione ci dice che S. Vito apparteneva ad una ragguardevole e ricca famiglia di Mazara del Vallo della provincia di Trapani in Sicilia. Suo padre, pagano, chiamavasi Iles. Rimasto vedovo, affidò il piccolo figliuolo ad una nutrice cristiana, chiamata Crescenzia, la quale d'accordo con Modesto suo marito, fece battezzare il bambino all'insaputa del padre, lo allevò nei principi della fede e gli coltivò in cuore un amore grandissimo a N. S. Gesù Cristo. Restituito al padre ancora in tenera età, non si può immaginare quanto costui si adoperasse per strappare dal cuore del santo fanciullo la fede e trascinarlo all'

PREGHIERA A SAN VITO

Immagine
Amabilissimo giovane e gloriosissimo nostro Protettore S. Vito, deh! gradite, vi prego, con l'amabilità del vostro genio, la piccolezza dei nostri ossequi e con la grandezza dei vostri meriti date valore alle nostre suppliche. Accettate benignamente nelle nostre offerte i nostri cuori che insieme a quelle vi consacriamo. Siateci protettore amorevole in questa vita, siateci avvocato valevole in cielo. La vostra tenera età sia sempre di guida agli anni nostri, la vostra generosa costanza - sempre vittoriosa tra mille assalti - dia forza alle nostre fiacchezze contro le nostre passioni ribelli e contro i nostri comuni nemici Deh! Santo nostro amabilissimo Protettore, fate si che possiamo noi sempre vivere con la più tenera e soda devozione sotto il vostro potente patrocinio, fate si che possiamo essere imitatori delle vostre generose azioni, sempre forti nella fede, sempre vivi nella speranza, sempre ferventi nella carità verso l'Eterno amore. Cosi verremo a godere sicuramente qua

VENERDÌ DELLA X SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Prima Lettura Fermati sul monte alla presenza del Signore! 1 Re 19,9a.11-16 Dal primo libro dei Re 1Re 19,9a.11-16 In quei giorni, [Elìa, giunto al monte di Dio, l’Oreb,] entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore: «Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elìa si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che cosa fai qui, Elìa?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spa

San Metodio

Immagine
 Metodio gode presso i greci di grande venerazione per il ruolo coraggioso che ebbe nella sconfitta finale dell'iconoclastia e per la forza di sopportazione mostrata durante la prigionia. È spesso chiamato il Confessore o il Grande. Era nato in Sicilia e aveva ricevuto un'ottima educazione a Siracusa. Si recò a Costantinopoli per assicurarsi un posto a corte, ma sotto l'influenza di un monaco entrò nel monastero di Chenolacco; più tardi egli stesso fondò un monastero a Chio, sul mar Egeo, dal quale fu chiamato a Costantinopoli dal patriarca Niceforo (13 mar.). Il movimento iconoclasta, che voleva distruggere tutte le immagini sacre e cancellare la venerazione dei santi al tempo dell'imperatore Leone Isaurico (717-741), fu combattuto duramente e sconfitto nell'v III secolo (v. S. Giovanni Damasceno, 4 dic.), ma all'inizio del ix secolo trovò nuovo appoggio nella persona dell'imperatore Leone V l'Armeno, anche perché la Chiesa d'Oriente subiva la press

SANT'ANTONIO DI PADOVA, PRESBITERO E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA

Prima Lettura Elia pregò e il cielo diede la pioggia. 1 Re 18,41-46 Dal primo libro dei Re 1Re 18,41-46 In quei giorni, Elìa disse [al re] Acab: «Va’ a mangiare e a bere, perché c’è già il rumore della pioggia torrenziale». Acab andò a mangiare e a bere. Elìa salì sulla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la sua faccia tra le ginocchia. Quindi disse al suo servo: «Sali, presto, guarda in direzione del mare». Quegli salì, guardò e disse: «Non c’è nulla!». Elìa disse: «Tornaci ancora per sette volte». La settima volta riferì: «Ecco, una nuvola, piccola come una mano d’uomo, sale dal mare». Elìa gli disse: «Va’ a dire ad Acab: “Attacca i cavalli e scendi, perché non ti trattenga la pioggia!”». D’un tratto il cielo si oscurò per le nubi e per il vento, e vi fu una grande pioggia. Acab montò sul carro e se ne andò a Izreèl. La mano del Signore fu sopra Elìa, che si cinse i fianchi e corse davanti ad Acab finché giunse a Izreèl. Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 64 (65) R. A t

Sant'Antonio

Immagine
 Sant'Antonio nacque a Lisbona nel 1195 da genitori favoriti da Dio di ricchezze spirituali e di un certo benessere. Dopo la prima educazione ricevuta nella casa paterna da uno zio canonico, continuò la sua istruzione nella scuola vescovile annessa alla Curia. Con l'età cresceva pure nell'umiltà, unita al disprezzo per le glorie mondane; virtù che, unitamente alla fama di taumaturgo, lo distingueranno sempre. Sentendosi portato alla solitudine, il Santo pensò presto di ritirarsi in un convento e scelse i Canonici Regolari di S. Agostino. Qui si diede con tale fervore alla mortificazione della carne, alla ritiratezza e ad un silenzio operoso, da divenire uno specchio per i suoi confratelli.  Ma le sue brame non erano ancora pienamente appagate: il Santo desiderava di ricevere il martirio, se cosi fosse piaciuto al Signore; e a questo scopo, abbandonato il convento di S. Croce, si ritirò tra i Frati Minori ai quali erano permesse le Missioni. Ma chi può scrutare i disegni alt