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Natività di Maria

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 I fortunati genitori di Maria furono S. Gioachino e S. Anna. La nascita della SS. Vergine fu preannunziata fin dall'inizio quando il Signore promise all'umanità decaduta un'altra donna che avrebbe schiacciato il capo a' serpente. E giunta la pienezza dei tempi, Maria apparve come stella mattutina nel mare tempestoso del mondo, pura, santa, piena di grazia. Maria nacque santa, poiché fu concepita senza macchia originale e piena di ogni grazia. La grazia che ebbe la SS. Vergine sorpassò la grazia non solo di ciascun santo, ma di tutti gli Angeli ed i Beati del cielo, e questo a ben ragione perché Maria era destinata a divenire Madre di Dio. Ora se Maria fu eletta ad essere Madre di Dio, era necessario che Dio l'adornasse d'una grazia corrispondente alla dignità eccelsa cui l'aveva destinata. Inoltre Maria era destinata ad essere mediatrice d tutte le grazie e perciò ebbe una grazia superiore quella di tutte le altre creature. La SS. Trinità concorse a gara pe

PREGHIERA ALLA MARIA BAMBINA

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Vergine singolarissima che, nascendo a questa vita, la pace annunciate agli afflitti mortali, ottenete la vera pace ai nostri cuori, alla Chiesa, e a tutto il mondo. Ave. Vergine invitta, che sin dal vostro nascimento cominciaste ad abbattere il regno del demonio, impetrate anche a noi il distruggere in noi le opere sue e di resistergli sempre con viva fede, affinchè possa in noi e con noi regnare Gesù Cristo. Ave. Vergine Immacolata che nasceste e viveste sempre più pura de' Cieli e degli Angeli, fate che anche noi da qui in avanti conduciamo sempre una vita tutta illibata e propria del Cristiano. Ave

SABATO DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Prima Lettura Soffriamo la fame, la sete, la nudità. 1Cor 4,6b-15 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 1Cor 4,6b-15 Fratelli, imparate [da me e da Apollo] a stare a ciò che è scritto, e non vi gonfiate d’orgoglio favorendo uno a scapito di un altro. Chi dunque ti dà questo privilegio? Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto? Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostr

Beato Guido da Arezzo

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 Guido nacque intorno al 991 in luogo incerto. Tra il 1026 e il 1032, Papa Giovanni XIX lo invitò a Roma affinché gli spiegasse la sua opera. Fu monaco benedettino e curò l'insegnamento della musica nell'Abbazia di Pomposa, sulla costa Adriatica vicino a Ferrara, dove notò la difficoltà che i monaci avevano ad apprendere e ricordare i canti della tradizione Gregoriana. Per risolvere questo problema, ideò e adottò un metodo d'insegnamento completamente nuovo, che lo rese presto famoso in tutta l'Italia settentrionale. L'ostilità e l'invidia degli altri monaci dell'abbazia gli suggerirono di trasferirsi ad Arezzo, città che, benché priva di un'abbazia, aveva una fiorente scuola di canto. Qui giunto, si pose sotto la protezione del vescovo Tedaldo, a cui dedicò il suo famoso trattato: il Micrologus. Dal 1025, Guido fu insegnante di musica e canto nella Cattedrale, dove ebbe modo di proseguire gli studi intrapresi a Pomposa arrivando a codificare la moderna

VENERDÌ DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Prima Lettura Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori. 1Cor 4,1-5 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 1Cor 4,1-5   Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele. A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode. Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 36 (37) R. La salvezza dei giusti viene dal Signore. Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza. Cerca la gioia nel Signore: esaudirà i desideri del tuo cuore. R.   Af

San Zaccaria

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 Zaccaria fu chiamato al ministero profetico nel 520 a.C. Mediante visioni e parabole, egli annunzia l'invito di Dio a penitenza, condizione perché si avverino le promesse. Le sue profezie riguardano il futuro del rinato Israele, futuro prossimo e futuro messianico. Zaccaria mette in evidenza il carattere spirituale del rinato Israele, la sua santità. L'azione divina in quest'opera di santificazione raggiungerà la sua pienezza col regno del Messia. Questa rinascita è frutto esclusivo dell'amore di Dio e della sua onnipotenza. L'alleanza concretizzata nella promessa messianica fatta a David ripiglia il suo corso a Gerusalemme. La profezia si avverò alla lettera nell'entrata solenne di Gesù nella città santa. Così, insieme a un amore sconfinato verso il suo popolo, Dio unisce un'apertura totale verso le genti, che purificate entreranno a far parte del regno. Appartenente alla tribù di Levi, nato a Galaad e ritornato nella vecchiaia dalla Caldea in Palestina, Z

PREGHIERA A SAN ZACCARIA

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Tu solo sei santo, Signore, e fuori di te non c'è luce di bontà: per l'intercessione e l'esempio di san Zaccaria profeta, fa' che viviamo una vita autenticamente cristiana, per non essere privati della tua visione nel cielo.

GIOVEDÌ DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Prima Lettura Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. 1Cor 3,18–23 Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 1Cor 3,18-23 Fratelli, nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani». Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. Parola di Dio. Salmo Responsoriale Dal Sal 23 (24) R. Del Signore è la terra e quanto contiene. Del Signore è la terra e quanto contiene:  il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. R. Chi potrà salire il monte del Signore?  Chi potrà stare nel suo luogo santo?  C

Santa Teresa di Calcutta

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 Madre Teresa resterà come l'incarnazione più convincente, nella nostra epoca, del genio della carità evangelica; tutti l'hanno capita, i cristiani delle varie confessioni, i laici di ogni paese, gli indù come i musulmani. Quando, a metà degli anni Settanta, apriva a San Gregorio al Celio la prima casa romana delle sue suore, scelse per loro il pollaio dei monaci camaldolesi, una costruzione bassa, in mattoni bucati e lamiere, con il pavimento in cemento. «Le mie sorelle sono povere e abituate a tutto, vengono dall'India. Il pollaio sarà più che sufficiente», tagliava corto con chi trovava la cosa un po' scomoda. Povere. Come era povera lei, che aveva scelto di condividere in tutto e per tutto la condizione dei più poveri, dei diseredati, di chi dalla vita non aveva avuto altro che miseria, smacchi e sofferenza. Pier Paolo Pasolini, dopo averla incontrata a Calcutta nel 1961, scrisse: «Dove guarda, vede». All'origine della sua genialità nell'amore c'era il v

PREGHIERA A SANTA TERESA DI CALCUTTA

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O Santa Teresa di Calcutta che nel tuo desiderio struggente di amare Gesù come non è stato mai amato prima, ti sei donata totalmente a Lui, senza mai rifiutargli nulla. In unione al Cuore Immacolato di Maria, hai accettato la chiamata a saziare la Sua sete infinita di amore e di anime e a divenire portatrice del Suo amore tra i poveri. Con amorevole fiducia e totale abbandono tu hai compiuto la Sua volontà. Sei diventata così intimamente unita a Gesù, il tuo Sposo crocifisso, che Egli, sospeso sulla croce, si è degnato di condividere con te l'agonia del Suo Cuore. Santa Teresa, tu che hai promesso di portare la luce dell'amore a coloro che sono sulla terra, prega affinché anche noi desideriamo saziare la sete ardente di Gesù con un amore appassionato, condividendo con gioia le Sue sofferenze, e servendoLo con tutto il cuore nei nostri fratelli e sorelle, specialmente in coloro che, più di tutti, sono « non amati » e « non voluti ». Amen