San Dionigi l'Areopagita


 Nacque nella città di Atene, da nobile e ricca famiglia pagana, verso l'anno ottavo dell'era volgare.


Dotato dalla natura d'un ingegno sveglio, si diede agli studi frequentando i più celebri maestri d'Atene. Ma poichè amava lo studio dell'astronomia, si recò in Egitto, trovandosi quivi i maestri più famosi in tal materia.


Secondo quel che narrano gli Evangelisti, alla morte di Nostro Signore sulla croce il sole si oscurò e le tenebre coprirono tutta la terra; Dionigi si trovava allora nella città di Eliopoli: e poichè conosceva bene il corso degli astri, conobbe che quello non era un fenomeno naturale, ma straordinario, e non sapendolo spiegare altrimenti disse: O il Padrone della natura soffre, o il mondo va in rovina.


Ritornato nella città natia, per la grande fama del suo sapere e per la sua nobiltà, fu eletto giudice, e posto tra i sapienti dell'Areopago. Da questa carica gli venne l'appellativo di Areopagita.


Un giorno alcuni di questi giudici incontrarono l'apostolo Paolo che predicava sulla pubblica piazza, ed avendo udito che annunciava un nuovo Dio, invitarono l'Apostolo a recarsi all'Areopago, ove avrebbe esposta la sua dottrina con agio e comodità. Accondiscese Paolo, ed adunati che furono i giudici, mise in opera tutta la sua eloquenza e tutti gli argomenti filosofici, per convincere quei pagani sulla vanità delle loro credenze, e per indurli a credere nell'unico vero Dio, creatore del cielo e della terra. Ma quei superbi sapienti non seppero comprendere la nuova verità e deridendo Paolo sciolsero l'adunanza.


Solo Dionigi, tocco dalla grazia divina, chiamato Paolo in disparte, si fece istruire più minutamente, e poscia battezzare, diventando uno dei discepoli più zelanti dell'Apostolo, tanto che dopo tre anni venne dallo stesso S. Paolo consacrato vescovo d'Atene.


Tutto era da fare: di cristiani non vi erano che quei pochissimi convertiti da S. Paolo. Dionigi si diede tutto alla nuova missione : preghiera, sacrifici, predicazione, opera di persuasione individuale, furono le armi con cui riuscì a stabilire una fiorente comunità di cristiani.


Dopo d'aver governata per molti anni la Chiesa di Atene e guadagnato molte anime a Cristo, lasciò la cura di quelle anime ad un suo discepolo ed egli si recò a Roma per visitare il Papa Clemente. Questi, dopo aver sperimentato il suo zelo, lo mandò ad evangelizzare le province della Gallia. Dionigi si portò a Parigi ove convertì un numero grandissimo di idolatri, abbattendo templi e statue di &i pagani.


Irritati per questo, i sacerdoti delle false divinità ricorsero al prefetto della città, Falcenzo Sifinio, che dopo varie torture lo condannò alla decapitazione.


Condotto fuori della città, attorniato da una turba piangente di fedeli, ricevette la desiderata palma del martirio.


Di lui ci rimangono parecchi scritti che rivelano l'amore e la benevolenza di questo buon padre verso i suoi figli spirituali.


PRATICA. Impariamo ed insegniamo ai nostri familiari le verità religiose.


PREGHIERA. O Dio, che corroborasti in questo giorno colla virtù della costanza il tuo martire e vescovo Dionigi, concedici di disprezzare, a sua imitazione e per tuo amore, le prosperità del mondo, e di non temere nessuna avversità.


MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di san Dionigi l�Areopagita, che si convertì a Cristo annunciato da san Paolo Apostolo davanti all�Areopágo e fu costituito primo vescovo di Atene.

Commenti

Post popolari in questo blog

SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI

Beata Cristina da Spoleto

MERCOLEDÌ DELLA I SETTIMANA DI QUARESIMA