SAN BERNARDO, ABATE E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA

Prima Lettura


Mentre tu sei un uomo e non un dio, hai reso il tuo cuore come quello di Dio.

Ez 28,1-10


Dal libro del profeta Ezechièle

Ez 28,1-10


Mi fu rivolta questa parola del Signore:

«Figlio dell’uomo, parla al principe di Tiro: Così dice il Signore Dio:

Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto:

“Io sono un dio,

siedo su un trono divino in mezzo ai mari”,

mentre tu sei un uomo e non un dio,

hai reso il tuo cuore come quello di Dio,

ecco, tu sei più saggio di Daniele,

nessun segreto ti è nascosto.

Con la tua saggezza e la tua intelligenza

hai creato la tua potenza

ammassato oro e argento nei tuoi scrigni;

con la tua grande sapienza e i tuoi traffici

hai accresciuto le tue ricchezze

e per le tue ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore.

Perciò così dice il Signore Dio:

Poiché hai reso il tuo cuore come quello di Dio,

ecco, io manderò contro di te

i più feroci popoli stranieri;

snuderanno le spade contro la tua bella saggezza,

profaneranno il tuo splendore.

Ti precipiteranno nella fossa

e morirai della morte degli uccisi in mare.

Ripeterai ancora: “Io sono un dio”,

di fronte ai tuoi uccisori?

Ma sei un uomo e non un dio,

in balìa di chi ti uccide.

Per mano di stranieri morirai

della morte dei non circoncisi,

perché io ho parlato».


Parola di Dio.


Salmo Responsoriale

Da Dt 32,26-36


R. Il Signore farà giustizia al suo popolo.

Oppure:

R. Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.


«Io ho detto: Li voglio disperdere,

cancellarne tra gli uomini il ricordo,

se non temessi l’arroganza del nemico.

Non si ingannino i loro avversari. R.


Non dicano: La nostra mano ha vinto,

non è il Signore che ha operato tutto questo!

Sono un popolo insensato

e in essi non c’è intelligenza. R.


Come può un uomo solo inseguirne mille

o due soli metterne in fuga diecimila?

Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,

il Signore li ha consegnati? R.


Sì, vicino è il giorno della loro rovina

e il loro destino si affretta a venire».

Perché il Signore farà giustizia al suo popolo

e dei suoi servi avrà compassione. R.


Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.


Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi,

perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (2Cor 8,9)


Alleluia.


Vangelo


È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.

Mt 19,23-30


Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 19,23-30


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».

A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».


Parola del Signore.


PAROLE DEL SANTO PADRE


La risposta di Gesù è chiara: ‘Io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato tutto senza ricevere tutto’. ‘Ecco, noi abbiamo lasciato tutto’. ‘Riceverete tutto’, con quella misura traboccante con la quale Dio dà i suoi doni. ‘Riceverete tutto. Non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madri o padri o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora in questo tempo cento volte tanto in case, fratelli, sorelle, madri, campi, e la vita eterna nel tempo che verrà’. Tutto. Il Signore non sa dare meno di tutto. Quando Lui dona qualcosa dona sé stesso, che è tutto. Questo è il dono di Dio: la pienezza annientata. E questo è lo stile del cristiano: cercare la pienezza, ricevere la pienezza annientata e seguire per quella strada. Non è facile, non è facile questo. E qual è il segno, qual è il segnale che io vado avanti in questo dare tutto e ricevere tutto? Il segno che noi andiamo su questa strada del tutto e niente, della pienezza annientata, è la gioia”. (Omelia da Santa Marta, 28 febbraio 2017) 

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